mercoledì 10 aprile 2013

La giostra degli Impiccati - Impressioni

Poichè non ho mai letto nulla di Ann Featherstone non sapevo proprio che aspettarmi da quest' ultimo libro da me letto. 
La storia è ambientata nella Londra di fine '800 e comincia con l' impiccagione di un uomo innocente davanti agli occhi del figlio, desideroso di vendicare il poveruomo poichè a conoscenza della verità. Tra la folla ( perchè a quell' epoca le esecuzioni di quel tipo attiravano molte persone desiderose di godersi lo spettacolo ) c'è anche l' uomo che ha mandato il padre di Barney ( il bambino ) alla forca e che sembra fermamente intenzionato a mettere a tacere il giovane ragazzo. La trama per cui porta Barney a rifugiarsi all' East London Aquarium, uno strano circo, dove viene accolto ed aiutato dal, se si può definire tale, vero protagonista della storia, Mr Chapman, per proseguire nei meandri oscuri di Londra, tra i suoi vicoli e i suoi segreti terribili. 

Che dire? Questa storia mi ha inquietata.. Bob Chapman non riesce a parlare a seguito di un trauma, ma la notizia viene fatta affiorare solo a pagina 212 e, fino a quel momento ( in cui il lettore può solo immaginare che egli sia muto ), si avverte come un senso di impotenza scorrendo le varie disgrazie cui questo poveretto deve far fronte. Le parti che maggiormente mi hanno disturbato sono quelle di violenza ( su animali e bambini ) - sono sempre stata così, fatemi vedere tutto ma non della pura cattiveria o degli stupri, sono esageratamente empatica - e sconsiglio a tutte le persone che soffrono di turbe mentali simili alle mie di leggere questo libro ( motivo stupido, direte voi ).
L'autrice descrive gli scenari come se fosse vissuta proprio in quel periodo e questo rende la lettura abbastanza piacevole, senza contare che aggiunge personaggi, riviste e quant' altro realmente esistiti in quell' epoca ( con alcune note a piè di pagina ). Tutti questi dettagli rendono l' opera molto affascinante e, una delle cose che ho più apprezzato, a parte il non dilungarsi troppo su parti o personaggi superflui, è il terribile susseguirsi di eventi REALI: la Featherstone ha creato una storia " orribile " e bellissima allo stesso tempo, andando a narrare di cose che potrebbero benissimo trovarsi anche nei giorni nostri e, questo dettaglio, ha contribuito ad inquietarmi ancora di più. 
Un' altra cosa che ho molto apprezzato è il finale, poco lieto e più realistico, che porta il lettore a soffrire con il povero Bob ancora e ancora. 
Come accade ultimamente mi trovo di nuovo a consigliarvi di leggere ANCHE questo libro, sperando " allieti " le vostre serate o i vostri pomeriggi quanto ha " allietato " i miei! xD


GothAdora

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