giovedì 3 ottobre 2013

Gentilezze Orientali

Ciò che mi ha fatto riflettere maggiormente negli ultimi giorni penso sia la differenza tra venditori italiani e venditori cinesi, dovuto al mio accattonaggio classico (?). 

Qualche tempo fa ho girato per i negozi di Make Up della mia città, nelle profumerie e in quelli che vendevano articoli casalinghi generici, chiedendo se avessero espositori in disuso o danneggiati di cui volevano liberarsi ( mi pare di averne parlato in precedenti post ). Le varie commesse mi hanno detto esplicitamente che i materiali in disuso venivano rispediti alle rispettive aziende e mi hanno fatto intendere che quelli danneggiati, invece, venivano fatti a pezzi e buttati - per evitare di farli avere alla concorrenza -. 

L' altro ieri sono stata per vari motivi, invece, in un negozio cinese in cui di tanto in tanto mi capita di passare, all' uscita della mia città. Dopo aver parcheggiato non ho potuto fare a meno di notare uno specchio rotto basculante di circa 1.50 m, accantonato in un angolo accanto a rifiuti di vario genere. Mi è venuto in mente un progetto che voleva realizzare il mio vicino, per cui mi sono ripromessa di chiedere ai commessi se fosse stato un problema se avessi preso qualche parte dell' oggetto e me lo fossi portato via ( ricordando che, già una volta, erano stati molto gentili a permettermi di portare a casa un pezzo di un espositore danneggiato, di cui pubblico la foto qui sotto ).


Ho chiesto informazioni in merito alla prima commessa che ho trovato e quella, ben felice, mi ha risposto che, se avessi voluto, avrei potuto anche portarmelo via tutto e che anzi, avremmo fatto loro un favore ( senza farmi capire che stava pensando fossi una pezzente per la richiesta insolita - cosa che, di solito, accade -). 
Era presto detto, dopo aver preso ciò che dovevo in negozio, ho caricato lo specchio in auto e me ne sono tornata a casa per poi consegnare il tutto a Mugiwara ( che aveva solo bisogno dello specchio in se, non del suo "contenitore" ).
Questo ha permesso anche a me di guadagnarci qualcosa, poichè la struttura base dell' oggetto è finita per diventare un "porta porta-orecchini" (?) provvisorio, accanto a Violette, il mio manichino decapitato. 


Come mai sto scrivendo questo post? L' idea iniziale me la sono persa qualche minuto fa, ma suppongo di poterla facilmente riformulare: per anni e anni ho sentito critiche riguardo i negozi orientali ( e alcune posso comprenderle facilmente, basta elencare "materiali scadenti" e "manodopera sottopagata" per ottenere "prezzi più bassi" e per cui "diminuzione di clienti nei negozi italiani". E' normale che i venditori del nostro paese siano indignati, le persone vanno dove più conviene loro ), e ciò nonostante ho trovato più gentilezza da parte degli orientali stessi, nelle mie "escursioni di accattonaggio", che da parte di venditori del mio paese ( a cui avevo persino offerto un quantitativo minimo per la loro spazzatura ). 

L' unica gentilezza ( e non so se la si può definire tale, probabilmente sto sbagliando termine dall' inizio del post ) da parte di italiani che ho ricevuto è nata dalla mia richiesta di avere una gamba di un manichino danneggiata o in disuso rivolta ad un signore che vende attualmente calze al mercato ( e che per cui di gambe ne è pieno ). Ovviamente mi sono offerta di pagare il suo servigio - con una somma che per me equivaleva ad acquistare un oggetto rotto -, ma l' uomo non ha voluto sentire ragioni e, la settimana dopo, mi ha portato e regalato la gamba che gli avevo chiesto in precedenza. 

Ad ogni modo questo post sta assumendo un tono troppo serio, per cui Passo e chiudo.


GothAdora

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